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di Nicola Sole
Da queste onde tranquille,
Che sì pura del ciel rendon l’imago
E in ampio giro d’isole e di ville
Ridono in vista di sereno lago;
E da questo infocato
Monte che tuona vaporando, e pare
Mal volentieri sul confin locato
De l’inimico armonioso Mare;
Una voce profonda
Vien per la notte a l’anima solinga,
Quando più l’aura mormora a la sponda,
o i brevi sonni al pescator lusinga,
E lungo il curvo lito,
Ogni altra voce, lontanando, tacque,
E per l’etra lucente ed infinito
Passa la tarda luna alta sull’acque!
T’intendo, eco verace
De l’eterna parola, onde le avverse
Forze composte in ammiranda pace
La beltà varia del creato emerse!
E l’alma canta ed osa
Mescer le note de’ concenti umani
Alla santa armonia che senza posa
Vien dal fondo de’ mari e de’ vulcani!
Da ” I Canti “, edizione Le Monnier