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La Punta della Campanella


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di Maria Konopnicka

Insenatura estrema, incanto di Napoli azzurra!
Argentea di pallidi ulivi e fremente di mirti,
la fortezza a mezzo distrutta guarda al sorgente sole
e sul campanile si dondola una sorda e vecchia campana. 

Quale silenzio! Tra le nebbie si levano strani fantasmi,
il flutto urta appena contro la riva rocciosa…
D’improvviso una nave saracena, volando da Oriente,
quale fulmine si precipita, mena strage e appicca incendi. 

Prima che sia giunta, già il campanaro l’ha vista
e nel bronzo, con tutta la forza, batte a stormo,
la campana rintrona pel vasto azzurro golfo… 

Gridano le fanciulle da Sorrento, da Bacoli, da Vevece,
nella rada sicura poche barche riescono a riparare…
… Che dal mare le difenda San Gennaro!…
 
 

Dal volume ” Italia ” della poetessa slava M. Konopnicka, traduzione di Cristina Agosti Garosci e di Clotilde Garosci, Roma, 1929, Istituto per l’Europa Orientale, Piccola Biblioteca slava, n. 10.
 
Nota inviatami dalla Cara Amica Jevgenija Valisevska:
Maria Konopnicka, scrittrice e poetessa polacca, nata nel 1842 a Ssuwalki e morta nel 1910 a Leopoli.
La raccolta di poesie “Italia” fu pubblicata nel 1910.