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di Maria Konopnicka
Un dorato bagliore d’incendio si spegne e svanisce.
Il giorno s’è involato; ancora se n’ode il sommesso batter dell’ali.
A sommo della marea risonante il mare
sta gonfio e pensoso della sua profondità.
Un improvviso bagliore! L’occhio s’immerge nel fresco verde azzurro,
si perde nello splendore di magiche trasparenze;
l’azzurro del cielo si riflette nel malachite,
come coppa di turchese nel dorato vino di Cipro.
Oh, laggiù come viva, come nera e lucida brilla,
la piccola barca spinta dalla vela, ala di rondine!
Come a traverso quella trasparenza si apre la via e fugge!…
Come chiaro si stacca il profilo del pescatore,
che sta sulla barca dritto e flessibile qual canna!…
Quanta armonia di colori! Dov’è la tua tavolozza, o Bocklin?
Dal volume ” Italia ” della poetessa slava M. Konopnicka, tradotto da Cristina Agosti Garosci e da Clotilde Garosci, Roma, 1929, Istituto per l’Europa Orientale, Piccola Biblioteca slava, n. 10.
Nota inviatami dalla Cara Amica Jevgenija Valisevska:
Maria Konopnicka, scrittrice e poetessa polacca, nata nel 1842 a Ssuwalki e morta nel 1910 a Leopoli.
La raccolta di poesie “Italia” fu pubblicata nel 1910.